Il mondo dell'università attende la discussione di martedì alla Camera
27-11-2010 / Università / Federica Calvia
PISA, 27 novembre - Sono giorni di organizzazione nelle facoltà di tutta Italia, in vista di martedì. Un martedì di fuoco, tra appuntamenti nelle varie città universitarie e il concentramento a Roma per una grande manifestazione universitaria a livello nazionale.
E proprio da Roma giunge oggi un'altra voce a sostegno della protesta del mondo della scuola: è quella della Cgil e di Susanna Camusso, che ha chiesto risposte dal governo in tema di lavoro, di giovani e di proteste di piazza. Il ministro Gelmini, in seguito alle proteste eclatanti di questa settimana, tra tetti e momumenti simbolo, ha lanciato su Youtube un messaggio agli studenti, invitandoli a non farsi strumentalizzare da centri sociali e baroni. Fulminea è giunta la risposta da parte degli studenti, che hanno parlato di falsità dette dal ministro.
Non si fermano intanto le occupazioni e i cortei: a Pisa ieri mattina, un lungo corteo, partito da Piazza Dante, ha raggiunto diverse facoltà, tra cui Economia, Agraria e il Polo Porta Nuova, per poi giungere all'occupazione del Dipartimento di Antichistica e di Scienze della Terra. Sono state lanciate uova contro la sede di Confindustria in via Volturno. Il punto finale è stato il Rettorato, dove gli studenti hanno chiesto a gran voce la sospensione della didattica per la giornata di martedì. Alcuni studenti sono saliti sul tetto della Facoltà di Scienze Politiche per ottenere dal Rettore Massimo Mario Augello proprio la sospensione, che è stata infine concessa. Un segnale era giunto inoltre nei giorni scorsi dall'Amministrazione comunale: una mozione urgente per definire l'Università e la ricerca un bene comune.
E mentre gli studenti occupano ancora luoghi simbolo come la cupola di Brunelleschi a Firenze, a Catania il Teatro Bellini, a Perugia Palazzo dei Priori, gli occhi sono puntati su Futuro e Libertà: Gianfranco Fini ha definito la riforma dell'università "tra le migliori cose della legislatura" e ha reso nota l'intenzione di un voto a favore. Sono momenti di equilibri politici precari in parlamento, non soltanto in materia di riforma universitaria. E' sulla riforma universitaria che si gioca una fondamentale partita politica. Un esecutivo colpito da richieste di dimissioni che provengono da più direzioni. Lo spauracchio della fiducia percorre i corridoi: la maggioranza resterà maggioranza o si tramuterà in minoranza?
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